L’obesità è attualmente una delle patologie più diffuse nel mondo e attualmente la mortalità dovuta al sovrappeso supera quella causata dalla malnutrizione. La prevalenza dell’obesità in Italia ha superato il 40% nella popolazione adulta e oltre il 25% in quella infantile.
La Sardegna nel panorama nazionale presenta un quadro migliore rispetto al meridione d’Italia, ma i numeri sono comunque preoccupanti: il 38% della popolazione è obesa o in sovrappeso (gli obesi nella nostra Regione sono circa 160mila) e di questi circa 50-60.000 hanno difficoltà a svolgere le mansioni quotidiane. Il 7% sono ragazzi compresi tra i 6 e 14 anni di età.
Una quota pari a 15.000 circa risulta invalida a causa di questa patologia con evidenti costi anche sociali. I motivi sono legati certamente alla scarsa cultura ed educazione alimentare, ma anche all’alta disponibilità di cibi ad alto potere calorico e dal basso costo (pensiamo ai fast food); a ciò però vanno aggiunti condizioni ambientali favorevoli al sovrappeso, quali presenza di pochi spazi verdi nelle nostre citta o l’utilizzo eccessivo della macchina per gli spostamenti.
L’obesità provoca l’insorgenza di molti disturbi potenzialmente letali, come le malattie cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, l’insufficienza respiratoria e tumori.
Dati confermati durante l’Obesity Day di qualche tempo fa, che si è svolto a Cagliari nel reparto della Chirurgia dell’Obesità del Brotzu, che ha in carico circa 3mila pazienti, con circa 5mila visite all’anno in epoca pre Covid.
Uno screening che ha confermato come siano sempre in misura maggiore i pazienti che si rivolgono alla chirurgia per poter risolvere un problema così impattante sulla vita quotidiana. I pazienti della struttura vengono accolti all’interno di un percorso multidisciplinare, grazie ad un team che comprende il chirurgo, il nutrizionista, il dietista e lo psicologo che insieme si occupano della diagnosi e della terapia.
8 Febbraio 2022
Biologo Nutrizionista