Cagliari-Udinese termina a reti bianche. Ranieri: “Soddisfatto della prestazione, ma non del risultato”
Temperatura illegale e due squadre accorte, bisognose di far muovere la classifica. Senza tanti preamboli, considerato l’inizio di campionato a basso regime. Il risultato a reti bianche consente ad entrambe di effettuare un piccolo passo in avanti a livello di autostima. Ranieri rivoluziona quello che era stato il canovaccio di inizio torneo: dentro subito gli ultimi arrivati Wieteska (espulso nel recupero per doppio “giallo” e che comunque aveva già esordito a Bologna) ed Hatzidiakos e fiducia dall’inizio anche per Prati. Un modo come un altro per motivare il complesso. Dalla parte opposta Sottil mette in campo una squadra speculare, solerte in fase di copertura e complessivamente quadrata, pronta a ripartire. In uno di questi ribaltamenti di fronte Lucca ha la palla buona ed è miracoloso Radunovic a ribattere il tiro ravvicinato. È un Cagliari propositivo, con Deiola che ha le migliori opportunità grazie ad inserimenti occasionali non sfruttati dalla mezzala rossoblù. Per il resto i padroni di casa non concretizzano, con Pavoletti e Luvumbo che provano a farsi largo. L’angolano colpisce anche un palo al 42’ del primo tempo dopo azione insistita. Ma non basta ancora. Cagliari ed Udinese proseguono sulla medesima lunghezza d’onda: un gol in 4 partite. Invero un po’ pochino ed è proprio dove il dente duole che vanno sollecitati gli accorgimenti. Nelle fila rossoblù la situazione potrà normalizzarsi quando potranno rientrare sia Lapadula che Petagna, al momento entrambi “out” per problemi fisici, mentre Mancosu si riaffacciato momentaneamente almeno in panchina. Alla fine della fiera il risultato è sostanzialmente giusto. Un primo tempo con l’ago della bilancia tendente dalla parte rossoblù, mentre nella ripresa l’Udinese prende campo facendo valere la sua fisicità. Ranieri non è soddisfatto: “È chiaro che non lo sono perchè avrei voluto vincere. Sono contento però della prestazione. Ho voluto mettere in campo Prati perchè gli ho visto fare gli ultimi allenamenti a livelli altissimi e non avrei potuto non farlo giocare. Sono sempre della mia idea: possiamo perdere, ma non uscire sconfitti. La squadra mi è piaciuta per tante cose, anche se è necessario migliorare. Ho adottato questo tipo di schieramento perchè ero intenzionato a bloccare i loro esterni, spesso pericolosi”. Sottil ammette: “Risultato giusto. Abbiamo impattato bene la gara contro una squadra collaudata come il Cagliari e bene allenata. Ci è capitato di soffrire un po’ sui loro calci piazzati. Inoltre ci manca la cattiveria per colpire negli ultimi metri e non siamo riusciti ad accompagnare convenientemente l’azione. La squadra è cambiata molto e stiamo lavorando per assemblarla”.