Riconosciuti cinque tipi di dipendenze. Le cure devono essere mirate.
Attualmente sono stati riconosciuti ufficialmente cinque tipi di dipendenza: a) Dipendenza dalle relazioni virtuali (Cyber-Relational Addiction), caratterizzata da un’eccessiva tendenza ad instaurare rapporti d’amicizia o amorosi con persone conosciute in rete principalmente via chat, forum o social networks. In tale condizione, le relazioni online diventano rapidamente più importanti dei rapporti nella realtà con la famiglia e con gli amici reali. b) Sovraccarico cognitivo (Information Overload), caratterizzato da una ricerca ossessiva di informazioni sul web: gli individui trascorrono sempre maggiori quantità di tempo nella ricerca e nell’organizzazione dei dati in rete. c) Dipendenza dal sesso virtuale (Cybersexual Addiction), nella quale si individua un uso compulsivo di siti dedicati alla pornografia e al sesso virtuale. Gli individui sono di solito dediti allo scaricamento e all’utilizzo di materiale pornografico online, sono coinvolti in chat per soli adulti e possono manifestare masturbazione compulsiva. d) Gioco Offline (Computer Addiction), caratterizzato dalla tendenza al coinvolgimento eccessivo in giochi virtuali che non prevedono l’interazione tra più giocatori e non sono giocati in rete. e) Gioco Online (Net Compulsion), nel quale si evidenziano coinvolgimento eccessivo e comportamenti compulsivi collegati a varie attività online quali il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, i giochi di ruolo. La diagnosi del gioco d’azzardo patologico si avvicina particolarmente all’IAD perché comporta il fallimento della capacità di controllo senza implicare un’intossicazione da sostanza. Le cognizioni disadattive sono di due tipi: pensieri distorti sul mondo, messi in atto automaticamente ogni volta che uno stimolo associato ad Internet o al gioco (anche non su internet) è disponibile e pensieri distorti su di sé, guidati da uno stile cognitivo fondato sulla ruminazione. La ruminazione centrata su di sé porta il soggetto a ricordare gli episodi più rinforzanti, mantenendo così il circolo vizioso del disturbo. Altre distorsioni cognitive inerenti il sé dell’individuo includono la messa in dubbio delle proprie capacità, un basso livello di auto efficacia e una bassa autostima.