La stabilità nel rendimento diventa fondamentale a questo punto della stagione. Ora che Ranieri ha l’organico quasi al completo può far metabolizzare la sua filosofia ad un gruppo comunque di livello non trascurabile, che ha cominciato il campionato con il freno a mano tirato. Quella del tecnico di Testaccio è un’idea di gioco per nulla peregrina, incentrata su dettami semplici e di facile apprendimento. Per arrivare ai quali ci vuole applicazione costante negli allenamenti per poi riversare in partita quelle che sono le direttive. Cagliari che si affaccia alla finestra del campionato con rinnovata autostima, considerato che arriva da una settimana nella quale ha solo centrato il risultato pieno, due volte in campionato ed una in Coppa, laddove ha superato i sedicesimi regalandosi la sfida intrigante con il Milan, al Meazza, il giorno dopo Capodanno. Ma per allora ci sarà tempo. Ora si staglia davanti a Ranieri l’ingombrante sagoma di una squadra di prima fascia, la Juventus, seconda in classifica. Un confronto apparentemente senza scampo. Con il Cagliari che ha la peggior difesa del campionato (22 reti incassate), invero assieme alla Salernitana. In una gara come quella contro l’ex-Allegri ci vorranno tutta una serie di combinazioni astrali per poter uscire indenni dall’Allianz Stadium, ma principalmente i rossoblù dovranno far leva su quelle che sono state le opzioni messe in campo nelle ultime gare. Gioco aggressivo, puntualità nelle chiusure e centrocampo capace di filtrare una linea difensiva che spesso va in affanno. Con qualche errore puerile che in serie A non viene perdonato, vedi la “gaffe” di Goldaniga contro il Genoa. Per carità, senza crocifiggere nessuno, però va sempre tenuto alto il livello di concentrazione. Come del resto predica mister Ranieri. Il quale non potrà schierare Nandez, che si è fermato contro il Frosinone dieci giorni fa e tornerà a disposizione ai primi di dicembre. In casa della Juve mancherà anche l’ex-Di Pardo: a Udine in Coppa si è procurato una lesione ai flessori della coscia e sarà valutato dallo staff medico. Di Pardo è di totale proprietà del Cagliari, considerato che lo scorso anno in cadetteria era stato preso con la formula del prestito con diritto di riscatto. Detto riscatto diventava obbligatorio in caso di promozione e dunque il cartellino dell’esterno destro è ora della società rossoblù. Per il resto Ranieri avrà a disposizione la rosa al completo, con Viola e Oristanio che hanno raggiunto il loro apice di rendimento stagionale. Mentre Lapadula cresce nella condizione e tra qualche settimana sarà in grado di mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte della formazione base.