È in particolare dal periodo del Covid-19 che si è cominciato a parlare maggiormente di salute mentale. Con quella che a più riprese è stata definita una vera e propria “emergenza sociale”: ansia e depressione sono infatti dilagate nel 2020, primo anno della pandemia. E a pagare preoccupazioni e restrizioni sono stati sin da subito soprattutto i più giovani, che hanno “messo in stand-by” una parte della propria vita.
“La salute è un diritto umano fondamentale per tutti gli individui” ha detto in un suo intervento ripreso anche dalle televisioni nazionali il Dott. Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Child, che ha parlato a margine del 17° seminario internazionale di formazione in psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza promosso da Fondazione Child e Telefono Azzurro. Ma “solo lavorando insieme possiamo sperare di creare un futuro in cui la salute mentale sia una priorità” per il benessere delle generazioni a venire.
Dall’ultima indagine di Telefono Azzurro, con il supporto di Bva Doxa, emerge che 1 ragazzo su 5 si sente in ansia, ma per 1 su 3 chiedere aiuto ad un esperto di salute mentale è motivo di vergogna.
Come ricordato dal direttore del tavolo tecnico sulla salute mentale Alberto Siracusano: “il problema globale della salute mentale dei bambini e degli adolescenti richiede un intervento, un aumento della ricerca e la creazione di maggiori conoscenze, non solo in ambito sanitario, ma anche sociale. Il ministero della Salute è pronto e disposto ad assumersi la responsabilità di affrontare il problema”.
“Spesso, la salute mentale nei bambini e negli adolescenti è ignorata perché le persone non vi prestano attenzione o si vergognano perché c’è uno stigma”, ha dichiarato Bennett L. Leventhal, professore di Psichiatria infantile e dell’adolescenza dell’Università di Chicago. “Oggi sappiamo che un tasso tra il 15 e il 20% dei bambini ha disturbi mentali, ci convivono e noi abbiamo il dovere di occuparci di loro”.
All’evento anche Gian Vittorio Caprara, professore ordinario di Psicologia alla Sapienza Università di Roma. “La conoscenza dello sviluppo e del funzionamento della personalità è fondamentale per orientare gli interventi e le politiche pubbliche volte a promuovere il benessere degli individui e la prosperità delle società”, ha detto Caprara. “È necessario mettere la persona al centro dell’indagine psicologica per valorizzare e sviluppare le attitudini e le capacità che si accordano con la piena realizzazione del potenziale degli individui”.
Dobbiamo però fare tutti di più. “I bambini e i ragazzi di oggi sono le nuove generazioni e dobbiamo trovare un modo per aiutarli a progredire nelle loro vite e nelle loro carriere”, ha concluso James Frederick Leckman, professore di psichiatria infantile, psicologia e pediatria all’Università di Yale tra i più autorevoli esponenti nel suo campo negli Stati Uniti.
SERGIO DEMURU
29 Marzo 2024