Gesti semplici e naturali, come camminare, correre, saltare e lanciare, sono le basi dell’atletica leggera, la regina di tutti gli sport. Potrebbero essere praticati ogni giorno all’aria aperta, ma oggi rischiano di essere dimenticati, anche dai più giovani. In Italia infatti solo un bambino su 4 va a scuola a piedi. Sono troppe le distrazioni, complici Tv, Internet e social network. Il 36% trascorre più di due ore al giorno davanti a Tv o videogiochi (dato ISS). L’atletica leggera può rappresentare un elemento fondamentale, innovativo e tradizionale nello stesso tempo, nelle strategie per combattere le malattie croniche legate alla scarsa attività fisica e al sovrappeso. Basti pensare che il 10,6% degli italiani (circa 6 milioni di persone) è obeso e più di tre milioni sono colpiti da diabete. Per promuove il gesto atletico come modello di lotta alla sedentarietà non solo per i bambini e i giovani ma per tutti i cittadini, la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) lancia il progetto “Atletica è salute”. L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Ministero della Salute e del CONI, è stata presentata oggi in un convegno a Roma nel Salone d’Onore del CONI alla presenza del presidente Giovanni Malagò e del presidente della FIDAL Alfio Giomi, con la firma dell’accordo di programma fra la FIDAL e le Società scientifiche aderenti.
“La scienza – dichiara Giovanni Malagò – ha ampiamente dimostrato come lo sport sia determinante per la salute. E’ quindi una nostra precisa responsabilità fare il possibile per far stare meglio 60 milioni di italiani”. Prosegue il presidente del CONI: “Se sfondiamo con l’atletica, sfondiamo con la salute. E’ forse l’unico sport che possa considerarsi alla base di tutti gli altri. Non esiste uno sport che non abbia alle sue basi un po’ – o molta – atletica. Investire in questo significa risparmiare cifre enormi nella sanità pubblica. RunCard in questo senso è un’iniziativa bellissima, perché è rivolta a tutti, e promuove uno stile di vita sano in ogni fascia della popolazione”.
Il presidente della FIDAL Alfio Giomi: “Oggi parliamo dell’altra faccia dell’atletica. Non quella che ci ha portato vittorie ed eccellenze, ma quella che è rivolta a tutti e che può rappresentare l’accesso al movimento – e quindi alla salute – per gran parte della popolazione. Con questo progetto, lo sport olimpico più naturale e diffuso al mondo assume l’impegno, attraverso le proprie strutture e i propri atleti, di affrontare concretamente le problematiche legate alla sedentarietà e all’aumento dell’obesità nel nostro Paese”.
“La prevenzione attraverso gli stili di vita salutari (no al fumo, dieta equilibrata e attività fisica quotidiana) – spiega il prof. Sergio Pecorelli, presidente di Healthy Foundation, dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del Comitato scientifico del progetto – è obiettivo primario delle politiche dell’Unione Europea. In questo senso ‘Atletica è salute’ può offrire un contributo fondamentale. La corsa e, più in generale, il movimento fisico esercitano effetti preventivi e terapeutici: possono essere paragonati a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene le malattie croniche da inattività e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia alle persone che al sistema sanitario. Alcune ricerche evidenziano come, destinando risorse all’attività sportiva, è possibile ottenere risparmi del 28% sulla spesa ospedaliera, quantificabili in oltre 60 milioni di euro ogni anno. Tradotto in termini di investimento: 1 euro destinato allo sport produce un risparmio ospedaliero di almeno 5 euro”.
Il segretario della FIDAL Fabio Pagliara: “Correre è una filosofia di vita, che porta naturalmente ad adottare stili di vita più sani. E’ il concetto fondamentale che ci ha spinti a creare RunCard, che ha l’obiettivo di far diventare una vera e propria community tutti coloro che si riconoscono nei valori della corsa. Sono milioni gli italiani che affrontano l’appuntamento, spesso quotidiano, con la corsa, vivendolo come momento irrinunciabile della giornata: non per vincere una medaglia Olimpica, ma per stare meglio, migliorare la salute e l’umore. Promuovere questo significa dare un apporto importantissimo alla salute pubblica e la giornata di oggi è la dimostrazione di aver intrapreso la strada è giusta”.
“Abbiamo l’ambizione – le parole del prof. Dino Ponchio, fra i promotori del convegno – di far diventare l’atletica leggera la porta di accesso allo sport, e quindi alla salute. Più atletica per tutti significa migliorare le condizioni di vita della popolazione. E’ la convinzione che ci ha portati a far nascere progetti ad ampio respiro come RunCard o il Progetto Parchi. I prossimi passi saranno attivare il board scientifico, sviluppare un portale web dedicato e organizzare progetti pilota, campagne informative e convegni in tutta Italia.”.
Tra le società scientifiche e Fondazioni coinvolte nel progetto “Atletica è salute”, oltre a Healthy Foundation, CENSIS, CEIS dell’Università di Roma Tor Vergara, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), il Gruppo di Studio interassociativo sull’attività fisica della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), Health Prevention Institute, IBDO Foundation, ISS, ISTAT, il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Società Italiana dell’Obesità (SIO). L’evento ha il sostegno non condizionato di Novo Nordisk, che attraverso questa iniziativa intende promuovere la campagna changing diabetes, avviata in tutto il mondo, che punta a sensibilizzare tutti gli “attori” coinvolti attorno alle problematiche connesse al diabete, per portare a effettivi cambiamenti e abbattere le barriere culturali oggi ancora esistenti.
SERGIO DEMURU
14 Aprile 2024