Il Cagliari è salvo: il successo in casa del Sassuolo significa che Ranieri ce l’ha fatta ancora. Dopo aver riportato i rossoblù in Serie A, li ha condotti alla salvezza. Buio pesto per Davide Ballardini: neroverdi di fatto condannati, dopo 11 anni salutano la massima serie.
Ballardini presenta una formazione abbottonata, con cinque allineati in difesa, Racic a protezione, Pinamonti e Laurienté isolati in avanti: la prima preoccupazione del tecnico è resistere, anche se la necessità del Sassuolo è vincere. Più audace Ranieri, che allinea Nandez, Shomurodov e Gaetano alle spalle di Lapadula, e tiene avanti il baricentro. Già dopo 7 minuti, Lapadula sfugge a Tressoldi che poi lo tocca con il piede una volta superato: per Doveri non è rigore. Il Sassuolo perde presto Erlic: colpo alla schiena dopo un paio di minuti, fuori al 20’, dentro Kumbulla che va in mezzo alla linea difensiva, con Tressoldi sul centrosinistra. Tra errori e paura, la partita non decolla. Al 25’ il primo brivido: cross di Missori da destra, Pinamonti in corsa di testa spedisce a lato di poco. Il Cagliari è più spigliato, ma conclude poco: al 32’ cross di Zappa, testa di Shomurodov alta, al 37’ rilancio di Dossena per Lapadula che va con il diagonale di prima, appena troppo largo. Al 43’ ancora Cagliari: Gaetano raccoglie al limite e serve Shomurodov, stop e destro ma conclusione ancora alta. Zero tiri in porta alla fine del primo tempo.
La ripresa inizia con un cambio per parte: Ballardini mette Defrel per Missori e passa al 4-2-3-1 per cercare di aumentare la produzione offensiva, Ranieri inserisce la verve di Luvumbo per Shomurodov e sposta Gaetano sulla trequarti. Luvumbo anima subito la sinistra con un paio di affondo che scombinano i piani difensivi dei padroni di casa, Ferrari deve fermarlo al tiro dopo un’incursione al 5’. Al 14’ il primo tiro in porta: Lapadula appoggia per Zappa, destro rasoterra bloccato da Consigli. Nel frattempo il Sassuolo ha perso per ko anche Racic (dentro Boloca, con Obiang per Thorstvedt), e al 17’ Ballardini ha già esaurito gli slot perché cambia Tressoldi con Pedersen. Ma non cambia il Sassuolo. Incapace di arrivare dalle parti di Scuffet. Ci prova solo Pinamonti in avvitamento al 21’, pallone largo. Viola e Prati danno energie fresche al Cagliari. E proprio l’azzurrino diventa l’uomo del destino: al 26’, da punizione laterale, Lapadula in area batte a rete, Obiang respinge, Dossena lavora, difende palla e la serve a Prati che con il sinistro infila. Proprio sotto la curva dei 3400 tifosi sardi presenti a Reggio Emilia. Il centrocampista si attarda con Mina a festeggiare, la reazione del Sassuolo è una pacca sulla spalla di Defrel a Prati: indicativo dello spirito che (non) anima i neroverdi. La reazione non c’è. Il Cagliari è padrone, al 42’ sfiora il raddoppio con Sulemana (destro di poco a lato) su insistita azione del poderoso Nandez. Il centrocampista si dispera, ma il Sassuolo non fa paura. E al 91’ arriva il 2-0. Kumbulla si addormenta e stende Lapadula, che poi trasforma dal dischetto. Henrique si fa espellere poco dopo per proteste, la palla non torna più nella metà campo del Cagliari. Che finisce in festa: Ranieri viene portato in trionfo sotto la curva e piange per l’emozione.
SERGIO DEMURU
19 Maggio 2024