Promozione, salvezza, consolidamento e Davide Nicola. Dipende tutto dall’ Empoli che ora deciderà se e quando liberare un tecnico non certo di prima fascia. Sarà un Cagliari pragmatico.
Dopo aver bussato le porte di valorosi condottieri e un lungo elenco di tecnici affermati e ambiziosi come Baroni, Vanoli, Calzona e Vivarini, che guarda caso hanno fatto altre scelte e non aver mai contattato quelli assolutamente e totalmente liberi, ma di spessore, come Maurizio Sarri o Stefano Pioli, che avrebbero dato un segnale di continuità al lavori iniziati da Claudio Ranieri e chiuso qualsiasi polemica e discussione su possibili e inevitabili confronti. Abbiamo preso il meglio o forse l’unico che ha accettato di venire. Parlare di profili è davvero ridicolo. E che Ranieri avesse deciso di andare via la società lo sapeva. Siamo ancora una delle poche squadre con la panchina vuota. Forse un po’ in ritardo? In termini di programmazione? Chissà… Forse… Mai dire mai….
Abbiamo assistito ad un monologo senza contraddittorio. Sarebbe pretendere troppo se qualcuno mantenesse un minimo di senso critico. Non per partito preso o qualcosa di personale ma semplicemente per alzare l’asticella e provare a costruire qualcosa e a proporre un’idea. È triste certificare e dover ammettere che questa piazza si sia abituata a tutto. Con la convinzione che venire a Caglisri sia comunque un ripiego. Addetti ai lavori compresi. Siamo tornati indietro di qualche anno. Qualcuno non ha ancora capito bene l’importanza di quanto è riuscito a dare e fare Ranieri da solo. Nessuno vuole essere negativo a priori ma le situazioni e i numeri nel calcio sono indicativi e sono fatti oggettivi. Ancora dichiarazioni di facciata per raccontare che va tutto bene e saremo protagonisti di una nuova stagione con mani più libere e possibilità di fare mercato. Nessuna fretta quindi. Forse sarebbe utile porsi più di qualche domanda. Ma sarà il tempo a indicare la strada. Per ora non ci resta che attendere.
SERGIO DEMURU
22 Giugno 2024