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Fuori dalle medaglie Tortu e il Settebello. Si spegne il sogno dell’Italvolley. Sorriso nel ciclismo con il bronzo. Tamberi in finale con il brivido.

E’ stata una giornata amara, quella di mercoledì 7 agosto, per i colori azzurri alle Olimpiadi di Parigi. L’unico sorriso è arrivato dall’inseguimento a squadre che ha conquistato la medaglia di bronzo. Nella finale per il terzo e quarto posto gli azzurri (Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Milan e Jonathan Milan) hanno battuto la Danimarca. Per l’Italia è la 27/a medaglia: nove ori, dieci argenti e otto bronzi. L’oro dell’inseguimento a squadre è stato vinto dall’Australia che nella finalissima ha superato la Gran Bretagna. Solo quarta la squadra femminile dell’inseguimento di ciclismo su pista. L’Italvolley si è fermata ancora una volta a un passo dal sogno. Si ferma ai rigori il sogno olimpico del Settebello. Nel giorno delle delusioni azzurre, da Tortu a Simonelli fuori dalle finali, al ko di Dell’Aquila nel taekwondo, anche la nazionale di Fefè de Giorgi si è arresa alla Francia di Andrea Giani. Così come il Settebello eliminato ai quarti di finale ai rigori dall’Ungheria.
“Questo bronzo vale molto più di un oro.-ha detto Filippo Ganna-Perchè quando le cose vanno in modo diverso restano in pochi. Non è mai facile ripetersi a massimi livelli. A Tokyo avevamo un po’ sorpreso, ma nulla è scontato soprattutto a questi livelli. Oggi bisogna dire grazie ai nostri compagni, allo staff. Alle persone che si sono sempre fatte in quattro, hanno sacrificato la famiglia e tutto e sono stati con noi in ritiro. E grazie a questi altri tre scalmanati che ti fanno sempre tornare”
Si chiude con la sconfitta per 3-0 la corsa verso le medaglie più preziose dell’Italvolley: in finale con la Polonia sabato ci saranno i transalpini. Agli azzurri resta la ‘finalina’ di venerdì con gli Stati Uniti, così come la maledizione dell’oro, nonostante passino gli anni e cambino gli interpreti. In avvio di primo set regna l’equilibrio fino al 14-14, quando poi la Francia conquista, e mantiene, il suo vantaggio grazie alle giocate di Ngapeth. Di contro gli azzurri sono imprecisi al servizio, mentre Giannelli non riesce a sviluppare un gioco offensivo che possa mettere in difficoltà la squadra di Giani che chiude sul 25-20. Tanti, invece, i rimpianti nel secondo set dove l’Italia cresce in quasi tutti i fondamentali, nonostante la Francia resti sempre superiore in ricezione. Ciò nonostante Michieletto e compagni si portano sul 16-13, non riuscendo però a gestire il parziale, complice anche un nervosismo generale nei confronti della direzione arbitrale del signor Denny Cespedes, per un metro di giudizio, a detta degli azzurri, poco uniforme. La Francia passa con 25-21. Mentre il terzo set non è mai in discussione e il punteggio non mente: ancora 25-21 e gioco, partita, incontro.
Inaspettatamente fuori anche il Settebello nella pallanuoto. Gli azzurri hanno perso 10-12 dopo la serie dai cinque metri e il parziale di 9-9 nei quattro tempi. Una partita con diverse insidie per la squadra di Sandro Campagna, segnata dalla discussa espulsione di Condemi nel secondo quarto. L’Italia ha poi reagito con rabbia, ma nel finale non è riuscita a chiudere la partita. Ai rigori ha avuto la meglio l’Ungheria grazie allo straordinario portiere Soma Vogel che ha parato tre rigori.
E nulla da fare anche per Faustino Desalu e Filippo Tortu nelle semifinali dei 200 metri. I due sprinters azzurri, campioni olimpici a Tokyo nella 4X100, non sono riusciti a qualificarsi piazzandosi entrambi al quarto posto delle rispettive semifinali e risultando quindi esclusi dalla finale di domani alle 20.30. “La finale era alla mia portata visti i risultati, certo brucia un po’, dovrò rivedere la gara, ma si pensa già a domani. Ce l’ho messa tutta”, il commento di Tortu. “Ho buttato il cuore oltre l’ostacolo, brucia essere il primo degli esclusi – è invece il commento di Desalu a Rai Sport -, ma dieci anni fa nessuno avrebbe mai detto che sarei arrivato a un passo dalla finale. Per questa volta va bene così”.
Dal canto suo Gianmarco Tamberi si è qualificato alla finale del salto in alto, tra i primi 12. L’azzurro, oro olimpico di Tokyo, ma ammalatosi nei giorni scorsi per una colica renale con febbre, si è fermato a 2.24, fallendo tre volte il tentativo dei 2.27. E’ comunque rientrato nel gruppo dei 12. Con lui anche l’altro azzurro, Stefano Sottile, con la stessa prestazione. Problemi per lì’altro campione olimpico Barshim, che a Tokyo vinse l’oro pari merito con Gimbo, che si è fermato prima dello stacco per un dolore al polpaccio. Poi il qatariota è riuscito a superare i 2.27 anche se dopo il salto ha accusato ancora fastidio. 
Tamberi fa il punto: “Cosa dire, prima di tutto devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi giorni, non mi aspettavo tutto questo affetto”. E’ felice ed emozionato Gianmarco Tamberi subito dopo essersi qualificato alla finale. “Bisognava andare in finale, sarebbe stato il giorno più duro della mia vita, così è stato. Tre giorni fa ero in ospedale, penso di non aver mai staccato, avevo poche energie, è andata bene. Siamo entrati in finale, sabato sarà un’altra giornata, sarà completamente diverso. Spero con tutto il cuore di impazzire e di farvi impazzire come tre anni fa, lo spero con tutto il cuore”. Poi Tamberi esalta l’altro azzurro Mattia Furlani, bronzo nel salto in lungo e prima medaglia per l’Italia nell’atletica a queste Olimpiadi di Parigi: “Andare così a 19 anni non è da tutti, segnatevi questo nome. Sentirete parlare di lui per molto tempo. E’ un fenomeno”.
Male anche Vito Dell’Aquila, il quale non combattera’ la finale per il bronzo del taekwondo 58 kg. L’oro olimpico di Tokyo si e’ infortunato nella semifinale al tendine dell’adduttore della coscia sinistra e ha rinunciato al combattimento che assegna il terzo gradino del podio. Dell’Aquila e’ stato sottoposto a un’ecografia nell’impianto del Gran Palais, ed è sotto osservazione dei medici.
Massimo Stano e Antonella Palmisano si sono piazzati al sesto posto della gara di staffetta mista di marcia. Oro alla coppia spagnola Martin-Perez, argento all’Ecuador (Pintado-Morejon), bronzo all’Australia (Cowley-Montag).  “Ho avuto il covid, ma non lo abbiamo fatto trapelare e sono sempre stata monitorata. Oggi comunque mi sentivo meglio rispetto alla gara dell’1 agosto, ma nel finale ho pagato il conto. Comunque ho dato tutto e sono contenta”. Così Antonella Palmisano al termine della gara. Di parere diverso Stano, secondo il quale la staffetta mista “è una gara strana, non mi piace molto perchè è un po’ un terno al lotto. La caviglia oggi non mi dava fastidio, ma avevo paura, poi i medici mi hanno tranquillizzato e nella mia seconda frazione ho spinto fino alla fine. – ha spiegato il marciatore ricordando il problema che ha condizionato la sua stagione -.Comunque non ci importa della posizione, noi abbiano dato il massimo ed è questo che conta”..
Altra delusione azzurra nel sollevamento pesi dove, nella categoria dei 61 kg, il 22enne sardo di Ghilarza Sergio Massidda era accreditato di buone possibilità di medaglia. Invece è incappato in due errori, non riuscendo a sollevare il bilanciere e per questo non è riuscito a portare a termine la gara. Poi si è lasciato andare al pianto. “Piango perché avevo promesso una medaglia a mio nonno che è scomparso.-ha detto Massidda-Ero arrivato a questa Olimpiade con la convinzione di poter puntare al podio, e invece. Dire che me ne vado con l’amaro in bocca è poco”. L’oro è andato al cinese Li Fabin, l’argento al thailandese Theerapong Silachai e il bronzo all’americano Hampton Morris.
Nell’atletica Tecuceanu è qualificato in semifinale degli 800 metri maschili che fa il secondo tempo in generale 1.44.80, dietro al keniano Wanyonyi (1.44.64). Finisce invece ai ripescaggi l’altro azzurro Barontini, che chiude quarto la batteria e accede ai ripescaggi. Nei 1500 femminili Sintayehu Vissa vince in 4.06.71 la sua batteria di ripescaggio e si qualifica in semifinale insieme all’altra azzurra Ludovica Cavalli. Eliminata invece Del Buono. 
Per chiudere la vela: Ruggero Tita e Caterina Banti dovranno aspettare giovedì per capire quale medaglia dovranno indossare. E’ stata rinviata a giovedì la ‘Medal Race’ della classe Nacra 17 in cui, a Marsiglia, sono impegnati gli azzurri Ruggero Tita e Caterina Banti, ai quali sarebbe bastato un settimo posto per conquistare la medaglia d’oro di Parigi 2024. Avviate le procedure di partenza, la giuria ha constatato la mancanza di vento (che già aveva provocato il rinvio delle prove di Kitesurf) e ha deciso di rinviare tutto a domani, quando secondo previsioni meteo non ci dovrebbero essere problemi per poter regatare. 
SERGIO DEMURU

7 Agosto 2024

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