Sta diventando un problema sempre più comune: se si notano i propri capelli diventare più fragili, deboli e radi giorno dopo giorno, allora è necessario intervenire, senza peraltro perder tempo in inutili divagazioni o consigli non appropriati. Quante volte ci si è ritrovati a passare ore davanti al computer nel tentativo di raccogliere informazioni su come rallentare il processo di diradamento e di caduta dei capelli. E probabilmente ci si è anche fidati delle promesse (incredibilmente convincenti) che alcune pubblicità fanno. E magari c’è anche chi ha investito migliaia di euro in sistemi che promettevano di restituire una chioma fluente con pochissimi trattamenti. Sistemi che nella stragrande maggioranza dei casi non portano i risultati sperati. A volte, invece, ci si può sentire semplicemente “esagerati” mentre ci si guarda allo specchio per esaminare con precisione chirurgica lo stato dei propri capelli. E forse non valesse nemmeno la pena cercare una soluzione. Le persone talvolta si convincono, sbagliando, che “la caduta è inarrestabile” e che è più comodo nascondersi sotto un cappellino piuttosto che trovare un rimedio efficace. La verità è che chi ha inculcato queste idee ha letteralmente portato fuori strada chi realmente ha bisogno di intervento.
I capelli, infatti, meritano di essere in salute e possono davvero tornare a essere forti, per aiutare le persone a vivere in maniera piena, appagante e positiva.
La bacchetta magica non esiste né tantomeno la pillola miracolosa che possa far ottenere una chioma folta e lucente in un batter d’occhio. La verità è che, più si aspetta, più la situazione rischia di peggiorare. Purtroppo, è pieno il mondo di approfittatori e di gente che venderebbe anche la propria madre in cambio di denaro.
E anche in questo settore, negli anni passati, si è sempre più radicata la convinzione che possano esistere soluzioni miracolose per risolvere definitivamente e velocemente qualsiasi problema di calvizie. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Da quando esiste l’uomo nessun medico, professionista o ricercatore, ha ancora scoperto il modo istantaneo per far ricrescere i capelli di qualcuno. Perché se l’avesse fatto sarebbe miliardario e l’intera umanità avrebbe accesso a questa soluzione. Ma non è così.
Centinaia di uomini ogni giorno vengono convinti che basta fare un trapianto (come se fosse un banale acquisto di caramelle) per ritrovarsi con una chioma da stallone. La verità, però, è molto diversa.
Prima di sottoporsi a un trapianto dei capelli, si deve sapere che:
1) Il trapianto dei capelli è un vero e proprio intervento chirurgico, in anestesia. Per questo, a garanzia del buon esito dell’intervento, è necessaria la presenza di un’equipe di professionisti (chirurghi specializzati, anestesista, infermiere) che segua tutte le fasi dell’operazione.
2) Il trapianto dei capelli consiste in un auto–trapianto. Questo vuol dire che vengono estirpati i bulbi dalla zona della nuca e vengono reimpiantati nella zona centrale e frontale, dove la presenza dei capelli è minore. Perché viene scelta proprio la zona della nuca? Perché bisogna andare a prelevare i capelli in una zona “fertile”, dove ci sono più capelli. Infatti, la nuca rappresenta una zona ad alta densità capillare. Per questo motivo viene anche chiamata zona donatrice.
3) Il trapianto del capello deve essere fatto nel momento giusto. Ma qual è il momento giusto? Quando la situazione non è ancora compromessa, ossia quando la calvizie non è in uno stato avanzato. Fare il trapianto quando la cute è ormai compromessa potrebbe risultare inutile. Per questo, prima di sottoporsi all’operazione, bisogna vedere se la base sulla quale si effettuerà il trapianto gode di un buono stato di salute ed è importante affidarsi a un esperto. Il buon esito del trapianto dipende da quando viene fatto.
Fare il trapianto, purtroppo, non significa aver risolto definitivamente il problema. La riuscita del trapianto può durare anche soltanto per pochi anni, perché non è escluso il ripresentarsi di un nuovo ciclo di caduta progressiva, che potrebbe portare nuovamente alla calvizie. Questo si verifica proprio perché la caduta è condizionata da fattori genetici che possono causare il ripresentarsi della caduta a qualche anno dal trapianto, per questo i trattamenti non vanno mai abbandonati del tutto.
SERGIO DEMURU
1 Novembre 2024