Alghero centro di gravità permanente. La cittadina catalana metterà il suo vestito di festa con la fase finale dell’Europeo di “Beach Soccer” e del “Mundialito per club” di una disciplina a torto non convenientemente pubblicizzata. Indubbiamente compresso fra il calcio stellare ed altre attività sportive, il “Beach Soccer” rappresenta tuttavia un momento di svago che ben si amalgama con il periodo delle vacanze. Tra l’altro in Sardegna si sta configurando oramai un’estate infinita. Da aprile ad ottobre si godono giornate miti e temperature che annualmente raggiungono livelli più alti rispetto alle medie di una decina di anni fa. Si può dunque programmare per una disciplina che va di pari passo con la bella stagione. Sicuramente uno “spot” allettante per una città come Alghero, che vive e respira turismo in ogni suo anfratto. L’arrivo delle varie delegazioni va visto in prospettiva futura come un gemellaggio unico per allacciare i rapporti più disparati. Vi è poi da considerare, non in secondo piano, l’evento sportivo. Saranno di scena, sulla Spiaggia del Lido, i migliori rappresentanti continentali del “Beach Soccer” ed anche mondiali per le due manifestazioni una di seguito all’altra. Dunque uno spettacolo soprattutto per i profani che non hanno ancora avuto occasione di avvicinarsi a questo sport. In attesa di condividere quelle che sono le leggi di lealtà sportiva e correttezza, che nel “Beach Soccer” sono meglio amplificate rispetto al calcio tradizionale, laddove oramai il “business” ha preso il sopravvento. Purtroppo il vil denaro spesso fa perdere le distanze con quelli che sono i principi intrinsechi dello sport. Per ora le sfide in spiaggia non sono state contaminate, per cui assistere alle evoluzioni delle migliori formazioni europee e mondiali ha l’antico sapore della passione che tempo fa la faceva da padrone. In questo modo coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni, che forse si sono perse all’inseguimento del risultato a tutti i costi.