Lo stop alle importazioni dei prodotti alimentari, che non rispettano gli standard europei, e alla concorrenza sleale, la battaglia della giusta remunerazione e gli accordi di filiera. Sono solo alcune delle grandi sfide che da anni vedono protagonista Coldiretti, associazione di categoria che in provincia di Oristano conta 4.000 soci, tra imprese attive e pensionati. Tanti di loro, oltre 150, si sono dati appuntamento a Simaxis per l’assemblea provinciale, nella giornata dell’orgoglio Coldiretti. Proprio nello stesso momento, in tutta Italia, almeno 50.000 agricoltori si sono mobilitati per riunirsi in 96 incontri e dare il via ai festeggiamenti per i primi 80 anni dell’associazione, fondata a Roma da Paolo Bonomi il 30 ottobre 1944.
Nell’aria si è respirato un clima di grande festa, con bandiere gialloverdi ovunque, persino lungo la Statale 388 che da Oristano porta alla sala polivalente di Simaxis, sede scelta per l’assemblea provinciale. Tanti i temi affrontati dal presidente di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias, e dal direttore, Emanuele Spanò. “Questa non è solo la giornata che ci ricorda gli 80 anni di vita di Coldiretti.-ha detto Corrias-Ci siamo riuniti soprattutto per confrontarci e portare avanti un dialogo aperto con i nostri soci”. Dialogo e confronto che passano anche dai numerosi incontri territoriali che Coldiretti Oristano ha promosso e continua a organizzare in tutta la provincia.
Sulla necessità di investire sulla comunicazione interna ha insistito anche il direttore Spanò. “In passato non riuscivamo a comunicare con voi in maniera celere e snella.-ha detto il dirigente provinciale rivolgendosi ai soci presenti a Simaxis-Oggi finalmente siamo riusciti a invertire il “trend”. Lo abbiamo fatto creando una grande rete WhatsApp, con sottogruppi zonali che ci consentono di trasmettere facilmente le informazioni utili. Ed è emersa forte la necessità di organizzare incontri e assemblee. Anche per questa ragione quello che doveva in origine essere un’assemblea di bilancio dedicata ai soli presidenti, è diventato un incontro provinciale aperto a tutti”.
Lo stesso Spanò ha quindi sottolineato che Coldiretti Oristano è in salute e ha chiuso l’ultimo bilancio con un utile di circa 33.000 euro. E tra le attività su cui si concentra la confederazione, il direttore provinciale ha ricordato l’importanza dei mercati Campagna Amica, guidati dal responsabile regionale Serafino Mura, presente in sala.
Inevitabile poi uno sguardo più ampio, verso i temi regionali. Coldiretti Sardegna ha chiesto al nuovo assessore regionale dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, un confronto aperto per cercare di superare le tante criticità che mettono a dura prova il mondo delle campagne. Le richieste vanno dalla sburocratizzazione della macchina amministrativa alla digitalizzazione dei procedimenti, passando per una riforma dell’Assessorato e delle agenzie regionali, senza dimenticare temi chiave come acqua ed energia
Anche il vicesindaco di Simaxis, Marco Mottura, che ha fatto gli onori di casa ed ha dato il benvenuto ai soci di Coldiretti Oristano, ha “ricordato la centralità del lavoro della confederazione”. Hanno partecipato all’incontro anche i consiglieri regionali Emanuele Cera e Alessandro Solinas, mentre Antonio Solinas, anche lui consigliere regionale, si è collegato da remoto. I tre rappresentanti politici dell’Oristanese hanno ribadito la disponibilità alla collaborazione con l’associazione di categoria. Un assist subito colto dal presidente Paolo Corrias, che nel suo intervento conclusivo ha posto l’accento sulla necessità di stringere alleanze e confrontarsi con la classe politica. Infine, ha invitato i soci ad aprirsi maggiormente alla partecipazione attiva alla vita associativa.
Nel corso dell’assemblea si è parlato pure del problema del ricambio generazionale in agricoltura e della necessità di una politica più attenta ai giovani. Sono intervenuti i rappresentanti di alcune aziende del territorio e numerosi dirigenti provinciali, tra cui la delegata di “Coldiretti Giovani Impresa Oristano”, Laura Cocco, componente dell’Osservatorio della Commissione europea che si occupa del mercato dell’olio d’oliva e olive da tavola. Alcune settimane fa ha fatto parte della delegazione oristanese che ha raggiunto il valico del Brennero per la mobilitazione di Coldiretti contro il “cibo contraffatto”.
Nel suo intervento a Simaxis, Laura Cocco ha evidenziato come le “importazioni sleali abbiano un grande impatto negativo per l’intero sistema produttivo italiano”. Per questa ragione Coldiretti continua a raccogliere le firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza dei prodotti che arrivano in tavola. L’obiettivo della confederazione è arrivare a un milione di adesioni a livello nazionale.
ROBERTO BETOCCHI
SERGIO DEMURU
1 Maggio 2024