Si sente sempre più parlare di “movimento”, ma cosa differenzia il movimento dallo sport?
Lo sport è una attività praticata nel rispetto di regole codificate, con obiettivi che possono anche essere ricreativi, ma fini competitivi. Il movimento invece si occupa in generale dell’atto proprio del muoversi, delle modalità di conduzione dei gesti motori e della loro pratica.
Probabilmente potremmo avvicinarlo all’idea di preparazione fisica generale: esso prescinde dalla competizione e si focalizza sull’apprendimento ed il percorso di sviluppo personale di abilità e competenze fisiche.
L’educazione fisica deve essere uno strumento di carattere pedagogico, che insegni l’importanza sia dello sport, come laboratorio di regole e società, ma anche di igiene corporea, buone abitudini e stile di vita sano e ricco spunti di movimento.
Da qui l’esigenza di portare, nelle scuole di tutti i gradi, programmi strutturati che comprendano varietà di proposte, non solo sportive ma di movimento. Portare classi di movimento nelle scuole significa lavorare in modo inclusivo, adattato e scalabile, ma anche ricreativo.
Trovare le risorse, economiche e temporali, per attivare proposte di questo genere nelle offerte formative scolastiche, costituisce un investimento in salute per le future generazioni.